Impermeabilizzazione e cambiamento climatico: nuove sfide per progettisti e imprese

Negli ultimi anni, l’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, tra cui piogge torrenziali, inondazioni e temperature sempre più variabili, ha posto nuove sfide per l’industria delle costruzioni e, in particolare, per il settore dell’impermeabilizzazione. Il cambiamento climatico sta rendendo obsoleti molti sistemi tradizionali, spingendo il settore verso soluzioni più innovative e performanti. L'impermeabilizzazione non è più solo una questione di protezione dalle infiltrazioni, ma un elemento chiave nella gestione delle risorse idriche, nel miglioramento dell'efficienza energetica e nella durabilità delle strutture.

L’evoluzione della normativa in risposta al cambiamento climatico

La crescente esposizione degli edifici a eventi atmosferici estremi ha portato a un aggiornamento delle normative europee e nazionali relative all’impermeabilizzazione. Questo ha reso necessario lo sviluppo di regolamenti sempre più mirati a garantire la sicurezza e la durabilità delle strutture edilizie.

  • Direttiva Europea EPBD 2018/844 (o Direttiva Case Green): spinge per edifici ad alta efficienza energetica, con soluzioni di impermeabilizzazione che migliorano la durabilità e la resilienza delle coperture. L’uso di materiali con alta riflettanza solare e sistemi di impermeabilizzazione termoregolanti è incentivato per ridurre il consumo energetico.
  • Normativa UNI 11442-2015: specifica i criteri per la progettazione e l’applicazione dei sistemi per il progetto e l'esecuzione dei sistemi di coperture continue al fine di garantire durabilità e resistenza all’usura e agli stress climatici.
  • CAM (Criteri Ambientali Minimi): introducono requisiti ambientali per la scelta dei materiali impermeabilizzanti, favorendo l’uso di prodotti a basso impatto ambientale e con elevate prestazioni.

Nuove tecnologie per l’impermeabilizzazione

L’innovazione nel settore ha portato allo sviluppo di soluzioni avanzate per rispondere alle nuove sfide climatiche, migliorando non solo la protezione degli edifici, ma anche la loro efficienza energetica.

  • Membrane impermeabilizzanti ad alta riflettanza: migliorano la resistenza agli sbalzi termici e riducono l’effetto isola di calore urbana, contribuendo al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici.
  • Impermeabilizzanti liquidi a base di resine poliuretaniche e PMMA: offrono maggiore flessibilità e adattabilità alle superfici irregolari, garantendo una protezione continua, evitando così punti critici per le infiltrazioni.
  • Tetti verdi e superfici permeabili: soluzioni sempre più adottate per mitigare l’impatto ambientale, migliorare l’isolamento termico e ridurre il deflusso delle acque piovane nelle aree urbane.
  • Membrane fotovoltaiche integrate: combinano la protezione dalle infiltrazioni con la produzione di energia rinnovabile, rendendo i tetti non solo più resistenti, ma anche produttivi dal punto di vista energetico.

Impatto sui progettisti e sulle imprese

I nuovi scenari climatici impongono un cambio di paradigma nella progettazione e nella scelta dei materiali impermeabilizzanti. Le aziende devono adattarsi rapidamente a questa trasformazione per garantire edifici più sicuri e performanti.

  • Maggiore attenzione alla selezione dei materiali: i progettisti devono valutare soluzioni con alta resistenza ai cicli gelo-disgelo, agli sbalzi termici estremi e all’azione prolungata dell’acqua stagnante, che può compromettere le prestazioni delle coperture nel lungo periodo.
  • Adozione di soluzioni integrate: L’impermeabilizzazione non può più essere trattata come un elemento isolato, ma deve far parte di un sistema edilizio più ampio che comprenda isolamento termico, gestione delle acque piovane e resistenza meccanica delle coperture.
  • Impegno per le imprese: i produttori di materiali impermeabilizzanti devono concentrarsi sullo sviluppo di prodotti con un ridotto impatto di CO2 e impegnarsi nel tracciamento trasparente del proprio processo produttivo, ad esempio tramite Dichiarzione Ambientale di Prodotto (EPD).
  • Formazione e aggiornamento continuo: con normative e tecnologie in costante evoluzione, è fondamentale che progettisti e imprese rimangano aggiornati attraverso corsi di formazione specifici e aggiornamenti normativi.

L’impermeabilizzazione degli edifici deve evolversi per rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico. Normative più stringenti e nuove tecnologie stanno trasformando il settore, rendendo necessaria una progettazione più attenta e soluzioni più performanti. Le imprese e i progettisti che sapranno adattarsi a questa nuova realtà saranno in grado di offrire edifici più sicuri, sostenibili e resilienti per il futuro.

 

Fonti:

  • Direttiva EPBD 2018/844 (https://eur-lex.europa.eu)
  • Normativa UNI 11442-2015 (https://www.uni.com)
  • Rapporti UNEP sugli impatti climatici sull’edilizia (https://www.unep.org)
  • CAM Edilizia - Ministero della Transizione Ecologica (https://www.mite.gov.it)