Comportamento al fuoco delle coperture
Il rischio d'incendio
Nel contesto delle costruzioni industriali, il rischio d'incendio rappresenta una delle principali preoccupazioni, specialmente quando si tratta di coperture che supportano impianti fotovoltaici. In Italia ed in Europa, sono state implementate rigide normative e direttive per affrontare questa sfida in modo efficace. Ecco una panoramica sintetica su come la normativa italiana ed europea affronta la classificazione al fuoco delle coperture per garantire la sicurezza nelle costruzioni in caso di fuoco esterno.
Coperture che supportano impianti fotovoltaici
Nel contesto della crescente adozione di moduli fotovoltaici sulle coperture degli edifici, è diventato sempre più rilevante garantire sistemi di copertura con specifiche classificazioni di resistenza al fuoco dall'esterno. In particolare, nel settore fotovoltaico italiano, ciò è stato disciplinato dalla direttiva emanata con la Circolare dei Vigili del Fuoco n. 1324 del 7 febbraio 2012, intitolata "Guida per l'installazione degli impianti fotovoltaici," e dalla successiva nota esplicativa n. 6334 del 4 maggio 2012.
La nota di chiarimento allegata a questa circolare (caso 3/A dell’allegato B) fornisce una guida chiara per considerare la classificazione di resistenza al fuoco dall'esterno dei sistemi di copertura e la classe di reazione al fuoco dei moduli fotovoltaici. Vengono stabiliti specifici accoppiamenti che possono essere considerati validi per garantire la sicurezza:
1 - Tetti classificati come Froof, abbinati a pannelli fotovoltaici di classe 1 o equivalenti in termini di reazione al fuoco.
2 - Tetti classificati come Broof (t2, t3, t4), abbinati a pannelli fotovoltaici di classe 2 o equivalente in termini di reazione al fuoco.
3 - Strati superiori di copertura, compresi impermeabilizzazioni e pacchetti isolanti, classificati come Froof o F (con reazione al fuoco non determinata), quando installati su coperture con classe di resistenza al fuoco EI 30, abbinati a pannelli fotovoltaici di classe 2 o equivalente in termini di reazione al fuoco.
Per agevolare il progettista e l’applicatore nella valutazione e scelta della migliore soluzione per il pacchetto impermeabilizzante che si deve realizzare, è necessario conoscere alcuni aspetti fondamentali dell’attuale Normativa Europea sulla classificazione al fuoco
Tipologia di coperture
Coperture con sistemi certificati di resistenza al fuoco esterno in conformità alla norma UNI EN 13501-5.
Le prestazioni al fuoco dei tetti sono regolate da norme europee, così come i metodi di prova.
La classificazione in base ai risultati delle prove di esposizione dei tetti al fuoco esterno prevede l’esecuzione di 4 metodi di test su sistema impermeabilizzante secondo la specifica tecnica CEN/TS 1187.
In base al superamento o meno di una delle prove, viene assegnata una specifica classificazione al fuoco dall’esterno: BRoof T1, T2, T3, T4 che non indica una scala di maggiore o minore resistenza al fuoco, ma identifica solamente il metodo di prova impiegato.
Le prestazioni vengono classificate con le lettere: dalla “BRoof”, che indica la massima possibile, alla “FRoof”, che equivale a “nessuna prestazione”.
La classificazione BRoof (T2) è quella che prevede le regole di estensione più ampie del campo di applicazione del prodotto testato su diversi piani di posa.
Le altre classificazioni (T1), (T3) e (T4) valgono solo sulla stratigrafia testata nel rilascio del certificato, ad esclusione di estensioni molto limitanti. Variazioni in spessore, densità e tipologia dell’isolante e in altre componenti del sotto strato fanno decadere la certificazione.
Anche le prove BRoof (T2) hanno una ulteriore importante differenziazione.
Una copertura può essere classificata BRoof (T2):
- su superfici incombustibili (provata su un massetto in cls);
- su superfici combustibili (provata su EPS o su truciolato in legno).
Nel primo caso, la certificazione varrà solo per prodotti applicati su superfici incombustibili mentre, nel secondo, varrà per l’uso su substrati sia combustibili sia incombustibili.
A gennaio 2023 è entrata in vigore la versione aggiornata della normativa relativa alla RTV (Regola Tecnica Verticale) che regola le chiusure d’ambito degli edifici per prevenire e limitare la propagazione e la caduta di parti dell’edificio in caso d’incendio, e quindi le coperture devono avere una classe di comportamento al fuoco BRoof T2, T3 o T4. Soprema offre soluzioni d’impermeabilizzazione con membrane e liquidi per garantire le prestazioni al fuoco dall’esterno richieste.
I sistemi di antincendio passivi mirano a limitare gli effetti dell'incendio sia in termini di spazio che di tempo
Mentre la protezione antincendio attiva comprende dispositivi che agiscono mediante una rapida rilevazione ed estinzione dell’incendio, la protezione antincendio passiva consiste in sistemi che mirano a limitare gli effetti dell'incendio sia in termini di spazio che di tempo, con l'obiettivo di proteggere sia le persone che l'edificio stesso. Questi sistemi includono le barriere antincendio e tutti i materiali da costruzione. Le normative e i regolamenti sulla prevenzione degli incendi e sulla protezione dal fuoco degli edifici sono in continua evoluzione, per questo è importante l’uso di materiali edili all’avanguardia come quelli di Soprema.
La RTV “Chiusure d’ambito degli edifici civili” persegue obiettivi multipli:
- limitare la propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio attraverso le sue chiusure d’ambito;
- evitare o limitare la caduta di parti della chiusura d’ambito dell’edificio che possano compromettere l’esodo degli occupanti o l’operatività delle squadre di soccorso in caso d’incendio.
La Regola Tecnica Verticale aggiornata si estende anche alle coperture, considerandole chiusure d’ambito orizzontali. Le porzioni di chiusura d’ambito orizzontali devono avere una classe di comportamento al fuoco BRoof T2, BRoof T3 o BRoof T4.
È importante non confondere la reazione al fuoco della membrana con la classificazione al fuoco dall'esterno dell'intero sistema.
Le membrane speciali Soprema della linea No-Fire, infatti, sono state testate con successo su specifici sistemi secondo la specifica tecnica europea CEN/TS 1187 ottenendo una classificazione BRoof secondo la norma EN 13501-5.
Le membrane No-Fire Soprema presentano vantaggi come:
- un ottimo comportamento al fuoco dall’esterno
- il mantenimento di elevate caratteristiche tecniche del prodotto
- elevata flessibilità e saldabilità delle membrane sintetiche e delle membrane bitume polimero No-Fire.
Soprema offre soluzioni d’impermeabilizzazione speciali con sia con membrane bituminose o sintetiche che con soluzioni liquide, per garantire prestazioni al fuoco dall’esterno in linea con i principali requisiti normativi, una gamma completa di prodotti impermeabilizzanti certificati dai più prestigiosi laboratori europei.